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attualità
2005-04-20
Maeci
Il contesto dei rapporti bilaterali è assai solido, anche alla luce dei ripetuti incontri tra esponenti governativi e politici dei due Paesi. La collaborazione in contesti multilaterali ha favorito il rafforzamento dell’intesa fra Italia e Ungheria in tutti i campi (politico, economico e culturale).Prova del dinamismo dei rapporti bilaterali sono le visite da parte delle massime personalità istituzionali dei due Paesi che, a partire da quella dell’allora Primo Ministro Orbán a Roma nel 1998, si sono nel tempo susseguite. In particolare, la visita di Stato del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi (25-27 marzo 2004) ha suggellato al massimo livello la qualità dei rapporti bilaterali ed ha confermato la solidità della collaborazione bilaterale ed europea fra i due Paesi. Il 26 settembre 2006 si è recato in Ungheria anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, visita che ha contribuito a rafforzare ulteriormente il dialogo politico tra i due Paesi. In occasione delle celebrazioni ufficiali organizzate per commemorare il cinquantesimo anniversario della Rivoluzione ungherese del 1956, il Vice-Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, è venuto a Budapest. La presenza del Ministro D’Alema è stata preceduta da quella del Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, anch’egli recatosi a Budapest, su invito del Presidente del Parlamento ungherese, per ricordare l’anniversario della Rivoluzione ungherese. Il Primo Ministro ungherese, Ferenc Gyurcsàny, è stato in visita in Italia nell'aprile 2007.Dal punto di vista economico, l’Italia rappresenta un importante punto di riferimento per l’Ungheria, non solo nell’ambito degli scambi commerciali, dove occupa il secondo posto per volume complessivo dell’interscambio (dopo Germania e pressoché alla pari con l'Austria), ma anche per la collaborazione nel sostegno alle PMI, a cui è stato dedicato considerevole impegno negli ultimi anni grazie all'intensa collaborazione tra Autorità ungheresi ed italiane, ad esempio, l'Ungheria ha introdotto lo sportello unico per le imprese sulla base del modello italiano. Particolare successo hanno riscosso i vari convegni settoriali organizzati dall'Ambasciata, con Ice e Camera di Commercio in Ungheria, per le infrastrutture e i trasporti, le PMI, l'agricoltura (settembre 2007, alla presenza del Ministero De Castro), energia, ecc.Con riferimento alle attività future che l’Ambasciata intende promuovere, va sottolineato l’interesse del Governo italiano a mantenere fede alle linee guida sinora seguite: priorità verrà data al consolidamento del partenariato strategico nei diversi settori. Nel settore dell’economia, oltre a proseguire la collaborazione industriale ed in materia di PMI, settore in cui l’Italia continua a rappresentare un modello per l’Ungheria, dovrà essere intensificata l’attività di assistenza tecnica nell’uso dei fondi strutturali, anche in vista di una significativa partecipazione del mondo imprenditoriale italiano alle gare relative al nuovo PNS ungherese. Nuovo slancio dovrebbe avere, inoltre, il "Business Council" italo-ungherese, organo di consultazione delle due rispettive confindustrie.
Collettività italiana:La qualità ed il dinamismo delle relazioni italo-ungheresi sono facilitate e stimolate dalla presenza in Ungheria di una consistente comunità di origine italiana. La collettività dei connazionali ufficialmente residenti ed iscritti presso l’anagrafe consolare è di circa 2000 unità: fondamentalmente si tratta di imprenditori, commercianti e personale al seguito di imprese.Tra gli organi di informazioni dedicati alla collettività italiana residente in Ungheria, si segnalano il periodico “Il Ponte”, bollettino bilingue edito dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria e le riviste pubblicate dall’Istituto di Cultura: “Italia e Italy” e “Nuova Corvina”. A queste si aggiungono due bollettini di informazioni economiche pubblicati per via telematica e curati rispettivamente dalla Camera di Commercio Italiana e dalla Libera Associazione delle Piccole Imprese Ungheresi a Partecipazione Italiana.